" I veri conoscitori non bevono il vino: degustano segreti. ”
Salvador Dalì
Storia della Villa….
Le origini della tenuta vinicola (a solo un’ora e mezzo da Roma) sono ignote. Alcuni documenti le fanno risalire al quindicesimo secolo, tuttavia, come in molti casi in Italia, i documenti storici della villa sono andati distrutti nella Seconda Guerra Mondiale.
La tenuta è stata negli ultimi secoli di proprietà della famiglia nobile D’Alfonso, che coltivava più di 300 ettari di vigneti, uliveti e campi di granturco adiacenti la villa. La tenuta ritiene di essere stata tra i primi produttori di vino della regione.
In tempi più recenti l’ultimo membro della famiglia, la Contessa D’Alfonso, morì senza lasciare eredi, gran parte della proprietà rimase abbandonata e cadde di conseguenza in rovina.
Nel 2006 la proprietà è stata acquistata da una famiglia d’imprenditori del Galles che ha completamente restaurato la villa e riavviato i vigneti. La produzione del vino è stata riattivata in collaborazione con una locale cantina sociale e sono in corso i lavori per ricostruzione della cantina tradizionale.
Ubicazione
La struttura è immersa in uno dei paesaggi più belli d’Italia, conosciuto a molti come il “Piccolo Tibet “ d’Europa, una regione di castelli medievali fatati e cittadine collinari fortificate. La proprietà è situata tra i parchi nazionali de “La Maiella” e del “Gran Sasso” la cui bellezza è purtroppo soggetta ad un alto rischio sismico. Essendo nelle vicinanze di luoghi ove si incontrano due placche tettoniche, la nostra regione montagnosa subisce ancora scosse e terremoti che continuano a delineare i paesaggi e la storia attraverso la geologia.
Le origini della tenuta vinicola (a solo un’ora e mezzo da Roma) sono ignote. Alcuni documenti le fanno risalire al quindicesimo secolo, tuttavia, come in molti casi in Italia, i documenti storici della villa sono andati distrutti nella Seconda Guerra Mondiale.
La tenuta è stata negli ultimi secoli di proprietà della famiglia nobile D’Alfonso, che coltivava più di 300 ettari di vigneti, uliveti e campi di granturco adiacenti la villa. La tenuta ritiene di essere stata tra i primi produttori di vino della regione.
In tempi più recenti l’ultimo membro della famiglia, la Contessa D’Alfonso, morì senza lasciare eredi, gran parte della proprietà rimase abbandonata e cadde di conseguenza in rovina.
Nel 2006 la proprietà è stata acquistata da una famiglia d’imprenditori del Galles che ha completamente restaurato la villa e riavviato i vigneti. La produzione del vino è stata riattivata in collaborazione con una locale cantina sociale e sono in corso i lavori per ricostruzione della cantina tradizionale.
Ubicazione
La struttura è immersa in uno dei paesaggi più belli d’Italia, conosciuto a molti come il “Piccolo Tibet “ d’Europa, una regione di castelli medievali fatati e cittadine collinari fortificate. La proprietà è situata tra i parchi nazionali de “La Maiella” e del “Gran Sasso” la cui bellezza è purtroppo soggetta ad un alto rischio sismico. Essendo nelle vicinanze di luoghi ove si incontrano due placche tettoniche, la nostra regione montagnosa subisce ancora scosse e terremoti che continuano a delineare i paesaggi e la storia attraverso la geologia.